calcolatrice e salvadanaio

La finanza personale sembra a molti un mondo complicato e spaventoso, ma non c’è motivo che lo sia. Gli esperti in TV lo rendono più complicato di quello che è, ma se stiamo a guardare i fondamentali, probabilmente nella nostra vita abbiamo già imparato quello che ci serve per riuscire a cavarcela. Dobbiamo giusto dare i nomi corretti alle cose e rapportarli alla nostra esperienza, sia questa reale o simulata. Infatti, molti di noi abbiamo giocato almeno ad una volta nella vita a qualche gioco che ci ha fatto assimilare i principi delle entrate e delle uscite. La nostra finanza personale è poco più complicata di un qualsiasi RTS là fuori, dove abbiamo delle entrate (il più comune è lo stipendio) e delle uscite.

Uscite

Per iniziare analizziamo le uscite, perché tendono ad esserci di svariati tipi e nel nostro mondo ce ne sono anche di subdole.

Le possiamo intanto dividere in spese fisse e spese variabili. La classica spesa fissa è l’affitto o il mutuo, in poche parole ogni mese è sostanzialmente la stessa cifra. Mentre per le spese variabili non è così, un semplice esempio può essere la bolletta del gas, questa tende a cambiare di mese in mese, in particolare con il cambio delle stagioni ed il consumo maggiore o minore del riscaldamento.

Le uscite possiamo anche dividerle in essenziali, in poche parole dobbiamo farle per vivere, o volontarie. Nelle prime possiamo ritrovare l’affitto, ma anche l’alimentario, o il trasporto per andare al lavoro. Di volontario di certo ci sono le vacanze, o l’andare al cinema. Tutte quelle cose che se dovessimo trovarci a voler/dover stringere la cinghia sarebbero le prime a saltare, ma che almeno in linea di principio tendono a renderci la vita migliore.

La cosa curiosa di questa divisione è che quali spese siano essenziali e quali volontarie, è molto personale. Scommetto che c’è chi mi direbbe che comprarsi un iPhone nuovo ogni anno è una spesa essenziale, mentre magari un furbetto, potrebbe argomentare che certe tasse sono del tutto volontarie (“ma e senza fattura che sconto mi fa?”)

Entrate

Come detto sopra il più comune è lo stipendio, ma può essere la paghetta, certi regali, la rendita degli investimenti, oppure l’affitto di una casa di proprietà, o magari ancora l’ingresso di un secondo lavoro occasionale.

Attività

Queste invece sono tutti quei beni che rappresentano un valore positivo nel nostro patrimonio. In genere possono produrre un’entrata o almeno essere convertiti in denaro. Per capirci nel nostro gioco RTS, la miniera d’oro in nostro possesso è sicuramente un attività, le case dei nostri sudditi, ma concettualmente lo sono anche il nostro popolo che paga le tasse e quindi ci da una rendita. Nella vita reale lo è sicuramente una casa in affitto, o il nostro investimento in borsa.

Molta attenzione dovremo fare su le attività che aumentano di valore nel tempo e quelle che invece lo perdono, ma ci torneremo.

Passività

L’altra faccia della medaglia sono le passività, cioè tutte quelle cose che ci portano a dover aumentare le uscite, ora o in un futuro. Sicuramente il cellulare pagato a rate, ci ha creato una passività, è vero che ora abbiamo il cellulare in mano, ma siamo anche obbligati a pagare in futuro le rate, inclusive di interessi.

Interessi

L’ultimo concetto fondamentale da capire sono gli interessi, questo è sostanzialmente il costo del denaro. Può essere un concetto difficile da inquadrare: “come può il denaro avere un costo? i soldi valgono quanto valgono i soldi, non hanno un costo se non quanto c’è scritto sulla banconota!”

Quasi… vero è che possiamo pensare che una banconota da 100€ costi 100€, quindi te la potrei vendere in cambio di due banconote da 50€, ma se finisse qui sarebbe un po’ limitante.

E’ molto più interessante quando tu la banconota la vuoi adesso, ma mi vuoi pagare tra un anno. In quel caso due da 50€ non ti bastano, perché oltre che a “comprare” i 100€ devi anche compensarmi per il fatto che io per un anno intero sono rimasto senza i miei 100€. Questo è quello che sono gli interessi, e più valore hanno per me quei 100€ in quell’anno che non ce li avrò, e più alti saranno gli interessi che vorrò in cambio.

Gli interessi sono uno strumento potentissimo ed è fondamentale cercare sempre di essere dal lato giusto degli interessi, cioè chi questi li incassa, non chi li deve pagare.

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