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Quando si inizia ad investire molti tendono ad avere paura di perdere tutto, spesso vedono gli investimenti come un giocare al casinò, dove tutto può succedere. D’altro canto altri la fanno troppo semplice, credendo che basti scegliere gli investimenti con il rendimento promesso più alto per avere un guadagno garantito. In entrambi i casi credo che la soluzione sia conoscere meglio quali sono i rischi ai quali possiamo andare incontro nella nostra vita da investitori!

I rischi degli investimenti sono inevitabili, ma non sono tutti uguali. Alcuni sono più elevati, altri più bassi. Alcuni dipendono dal mercato, altri dal debitore, o addirittura da noi stessi.

Conoscere i principali rischi degli investimenti è fondamentale per poterli valutare e gestire con attenzione. In questo articolo, ti spiegherò quali sono i principali rischi degli investimenti e come puoi ridurli o evitarli. Ti assicuro che non è difficile come sembra, basta seguire alcuni semplici passi e avere un po’ di buon senso.

Il rischio di mercato

E’ il rischio più conosciuto e quindi il rischio che il valore di un investimento diminuisca a causa delle variazioni dei prezzi sul mercato. Il rischio di mercato può essere influenzato da diversi fattori, come la domanda e l’offerta, le aspettative degli investitori, gli eventi politici, sociali o ambientali, le innovazioni tecnologiche, ecc.

Esso può essere misurato dalla volatilità, cioè dalla frequenza e dall’ampiezza delle oscillazioni dei prezzi. Maggiore è la volatilità, maggiore è il rischio di mercato.

La strategia migliore per ridurlo è la famosa diversificazione. cioè investire in diversi strumenti finanziari che non siano correlati tra loro, ecco perché sono tanto consigliati i famosi indici di fondi.

Il rischio di liquidità

E’ il rischio di non poter vendere o acquistare un investimento in modo rapido e al prezzo desiderato. Il rischio di liquidità dipende dalla facilità con cui si trova un acquirente o un venditore per uno strumento finanziario sul mercato.

Per fare un esempio chiaro una casa è un investimento con un forte rischio di liquidità, spesso prima di riuscire a venderla passano mesi e se il mercato non è giusto è necessario rivedere il prezzo desiderato.

D’altro canto le azioni di aziende quotate in borsa hanno un basso rischio di liquidità, in quanto è facile trovare un acquirente. Una quota invece di una Srl, nonostante sia concettualmente la stessa cosa, è ben più difficile da vendere, e quindi a rischio più elevato.

Il rischio di credito

E’ il rischio che il debitore non sia in grado di pagare il creditore. Il rischio di credito riguarda principalmente gli investimenti in titoli di debito, come le obbligazioni o i certificati di deposito, che prevedono il pagamento periodico degli interessi e il rimborso del capitale alla scadenza.

Esso dipende dalla solidità finanziaria del debitore e dalla sua capacità di generare flussi di cassa sufficienti a coprire i propri debiti.

Ecco che entrano nel discorso le famose agenzie di rating, che cercano di assegnare un punteggio ad i vari possibili debitori, dall’azienda alla nazione. Non che questo punteggio sia una certezza, ma può aiutare a scegliere obbligazioni con una probabilità di default più bassa, o almeno ad essere compensati per il rischio più elevato che si sta assumendo.

Il rischio di cambio

E’ il rischio che il valore di un investimento vari a causa delle fluttuazioni dei tassi di cambio tra le diverse valute. Il rischio di cambio riguarda principalmente gli investimenti in strumenti finanziari denominati in valute diverse da quella del paese dell’investitore.

Per fare un esempio, se avessi investito in un indice di borsa diversificato, ma denominato in rubli, questo periodo storico non sarebbe tranquillo.

Il rischio di cambio dipende dalle dinamiche economiche, politiche e monetarie dei paesi coinvolti e dalle aspettative degli investitori sul mercato dei cambi. Maggiore è l’oscillazione, maggiore è il rischio di cambio. Può essere ridotto scegliendo strumenti finanziari denominati nella propria valuta o in valute stabili e forti, oppure utilizzando strumenti di copertura, come i contratti a termine o le opzioni.

Il rischio di inflazione

E’ il rischio che il potere d’acquisto del denaro si eroda a causa dell’aumento del livello generale dei prezzi. Riguarda tutti gli investimenti, in quanto riduce il valore reale dei rendimenti e del capitale investito.

Il rischio di inflazione dipende dalle politiche economiche e monetarie dei governi e delle banche centrali, dalla domanda e dall’offerta aggregata, dai costi di produzione, ecc.

Come abbiamo visto di recente, l’inflazione può cambiare anche velocemente se ci sono le condizioni giuste, come impatti sulla catena produttiva o sull’energia. E’ bene cercare di ridurre questo rischio scegliendo strumenti finanziari che offrano rendimenti reali positivi, cioè superiori al tasso di inflazione, o che siano indicizzati all’inflazione, come le obbligazioni indicizzate.

Il rischio personale

E’ il rischio che deriva dalle scelte e dai comportamenti dell’investitore, esso può essere causato da diversi fattori, come la mancanza di conoscenza, di esperienza, di informazione, di obiettivi, di pianificazione, di disciplina, ecc.

Il rischio personale può portare a commettere errori o a subire truffe o frodi. Esso può essere ridotto:

  • informandosi
  • formandosi
  • consultando esperti qualificati
  • definendo una strategia d’investimento adeguata al proprio profilo ed ai propri obiettivi
  • monitorando il portafoglio ed adeguandolo alle proprie esigenze

Questo è il genere di rischio che molti tendono a sottovalutare. Il classico esempio è l’investitore che decide di iniziare ad investire i suoi soldi dopo anni di crescita (per paura di rimanere indietro) e poi appena c’è correzione dei prezzi o comunque un calo, tende a vendere in perdita (per paura di perdere ulteriormente). Il classico compra alto e vendi basso piuttosto che il desiderato compra basso e vendi alto o il più semplice compra sempre e non vendere.

Questo rischio si verifica spesso quando le scelte finanziarie non sono dettate da una strategia definita, ma dalla paura o l’impulsività.

Riassumendo

Gli investimenti comportano sempre dei rischi, che devono essere valutati e gestiti con attenzione. Spesso la soluzione per un rischio può portare ad accentuarne un altro. Ad esempio cercare delle obbligazioni con tassi elevati per contrastare l’inflazione, può portare a scegliere dei debitori non solidi quindi con un elevato rischio di credito, oppure un investimento con un elevata fluttuazione dei prezzi, che rischia di scatenare la nostra paura di perdere tutto e quindi ha un elevato rischio personale.

Per riuscire a ridurre i rischi ogni investitore deve conoscere i principali rischi degli investimenti ed il proprio profilo di rischio, cioè la propria propensione e capacità di sopportare le perdite. Inoltre, deve diversificare il portafoglio, per ridurre l’impatto negativo di un singolo investimento, e deve agire con prudenza, razionalità e responsabilità, evitando decisioni affrettate o emotive.

Questo è uno dei motivi per i quali io insisto nell’importanza dell’iniziare ad investire da giovani, quando non si ha ancora grandi cifre. Perché si può imparare a conoscersi veramente e superare le proprie paure. Commettere errori con cifre basse permette di non commetterli con cifre più elevate.

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